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Il turismo culturale Bosiljevo

 

Il turismo culturale è definito come persone di viaggio al di fuori del residence con vista della ricerca di nuove esperienze e le esperienze che soddisfino le loro esigenze culturali. Il turismo culturale comprende anche visite ai siti culturali e storici nella storia lontana e recente delle destinazioni turistiche, musei e gallerie, chiese, eventi musicali e teatrali e spettacoli, musica e, più recentemente e visite a concerti di cultura pop. Questo è considerato il turismo culturale di apprendimento motivato su beni culturali, l'arte e la cultura della vita e del lavoro nella nazione visitata zona turistica. Caratteristiche di domanda di questo tipo di cultura è caratterizzato dal fatto che si tratta di un ampio spettro di turisti coprono diverse fasce d'età e formazione, ma con l'indicazione che l'interesse per la cultura aumenta con l'età. Il turismo culturale è un ramo più giovane di turismo che emerge dalle esigenze di tutti i turisti colti e le loro esigenze di lavoro su me stesso, l'apprendimento e l'intrattenimento ha bisogno attraverso l'introduzione della storia e tradizione, ed è motivata dalle attività culturali creative legate alle attività che sono stati conservati dal passato, come l'apprendimento delle competenze tradizionali attraverso prodotto turistico culturale con la religione, la gastronomia e la letteratura del turismo o la produzione di arte contemporanea.

Il comune di Bosiljevo si trova tra due fiumi: la Kupa e la Dobra. Il confine occidentale del fiume Kupa e’ anche il confine con la Repubblica Slovena. Verso Sud, la cittadina confina con Vrbovsko e la regione Primorsko-Goranjska ed a sud-est con la citta’ di Ogulin, ad est con il comune di Generalski-Stol ed a nord con Netretic. Il comune comprende 43 villaggi che sono raggruppati in 4 paesi: Bosiljevo, Grabrk, Prikuplje e Vodena Draga, nei quali vivono circa 1.500 abitanti. Il territorio e’ di tipo carsico e spiccano due colline Druzac(469 m) e Privis(461 m). Gli abitanti si occupano soprattutto di agricoltura ed allevamento di pecore e bovini favorito anche dall’altitudine e dal clima montano. Parlano il dialetto kajkavo.
La festa del paese e’ il 15 giugno nel giorno di San Vito Martire.
Numerosi siti archeologici testimoniano la presenza dell’uomo gia’ nella preistoria e nell’epoca romana ma i primi documenti scritti datano il 1334. Nel medioevo la citta’ era fortificata, era di forma irregolare e fu ristrutturata in stile romanico (dopo il 1825, dal conte L. Nugent...

 

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